L’arte in aiuto dei missionari
Don Lido Lodolini in Burkina Faso e Padre Ambrogio Grassi nel Togo
Joseph Amedokpo è un pittore togolese molto conosciuto in patria.
Nel Togo, dove vive dal 1974, il comboniano italiano Padre Ambrogio Grassi voleva realizzare un deposito d’acqua in un villaggio nella parrocchia di Akumape dove non ci sono condotte che portino acqua potabile ai suoi abitanti.
Per aiutare l’iniziativa, Amedokpo ha regalato 29 delle sue tele a Padre Ambrogio affinché con il ricavato della vendita in Italia fosse finanziata la realizzazione del deposito d’acqua, il cui costo totale si aggirava intorno agli 8-10 mila euro.
Nel portare a compimento l’operazione, Padre Ambrogio è aiutato da Don Lido Lodolini e dalla sua Onlus “Nasara per il Burkina”. Ed è proprio tramite Don Lido che le tele sono arrivate sino a Milano con l’intento di dare un aiuto all’amico missionario Padre Ambrogio.
L’artista e il suo Paese
Amedokpo cronista della gente del Togo
Joseph Amedokpo è nato il 12 dicembre 1946 a Vogan, un villaggio nel sud del Togo. All’età di nove anni, dopo la morte del padre, si è trasferito con lo zio a Lagos,capitale della vicina Nigeria, dove dopo gli studi elementari si è dedicato all’apprendimento dei rudimenti della pittura, con un corso di perfezionamento al Trade center Yaba, nel biennio 1966-68. A Lagos ha poi lavorato per molti anni come grafico.
Nel 1982, all’età di 36 anni, per stare accanto alla madre anziana e malata è tornato al villaggio natale per occuparsi di lei e dei fratelli più piccoli, che ha seguito grazie al ricavato della vendita dei suoi quadri. Da allora non ha più lasciato il Togo.
Quello di Amedokpo è uno stile vibrante, dove la geometria e la policromia si intrecciano su tele povere (di solito balle di riso) affollando armoniosamente ogni spazio possibile. Con i suoi lavori, Amedokpo è cronista incessante del suo Paese: dai riti più ancestrali alla quotidianità della vita nei villaggi, dalle abitudini dei campi a oniriche pratiche tribali. Un simbolismo delicato, che pur replicando i soggetti riesce ogni volta a lanciare nuove sfumature, sconosciuti particolari, colori rivisitati che non si stancano di creare nuove emozioni.
La galleria SPAZIOINMOSTRA
Federica, dai giovani agli artisti top
La galleria SPAZIOINMOSTRA è stata aperta da Federica Ghizzoni nel giugno 2004. Fino ad allora Federica, milanese, si era dedicata per anni al restauro. Dopo studi a Milano e alla Scuola di perfezionamento di San Servolo, a Venezia, si era specializzata in restauro di dorature e policromie su legno. SPAZIOINMOSTRA è stata all’inizio una galleria dedicata ai giovani artisti, affinché avessero a disposizione una struttura snella, vivace e non conformista dove iniziare a farsi conoscere. In poco tempo la galleria è diventata un punto di riferimento per la Milano degli artisti anche affermati e per chi, pur non essendo artista, vuole vivere tra le cose belle.
Comitato organizzatore della mostra (maggio 2008)
Silvio Cioni, Ilaria de Bernardis, Marco Santarelli, Roberto Tedeschi
Da questa pagina potete scaricare il PDF direttamente dal sito della galleria SpazioInMostra.
Sempre per valorizzare le tele di Joseph Amedokpo, Nasara per il Burkina ha collaborato con l’associazione “AIPIA di Viareggio” e il “Vespa Club di Pisa” per una mostra di quadri tenutasi alla Galleria d’arte Fineschi in Camaiore (LU) dal 10 al 31 Maggio 2009