In Burkina Faso il sistema ufficiale di protezione sociale garantisce protezione ad un’esigua minoranza della popolazione attiva (7%). Non godono di alcuna copertura gli addetti all’agricoltura (70%) e i lavoratori del settore informale stimati nell’80% dei lavoratori non agricoli.
Per questo, al nostro Centro Sociale si presentano frequentemente adulti nella speranza di trovare sollievo a patologie disabilitanti conseguenti a incidenti o stress lavorativo.
Molte delle loro patologie potrebbero guarire con piccole cure o un periodo di riposo ma, data l’estrema povertà delle persone che vivono nelle bidonville e la totale mancanza di protezione sociale, nessuna cura idonea viene fatta e tantomeno le persone possono permettersi un periodo di riposo. Il problema sanitario si trasforma di conseguenza da temporaneo a cronico, degenerando spesso in disabilità permanenti con forte impatto economico sulle famiglie.
Nasara si è quindi concentrata su una strategia d’intervento basata sull’uso intensivo dell’ozonoterapia.
L’ozonoterapia è altamente efficace, ha un’azione antinfiammatoria ed antidolorifica riconosciuta ed è a basso costo perché non prevede l’uso di farmaci: la materia prima su cui si basa è l’ossigeno ed è una terapia facile da praticare. Queste caratteristiche rappresentano un’arma vincente in un contesto dove scarseggiano sia i medicinali che le strutture sanitarie ed i malati non possono pagare cure costose.
Ad oggi ecco i risultati raggiunti dalla Infermeria nel Centro Sociale di Djicofè, quartiere non lottizzato di Ouagadougou, sono:
- oltre 160 interventi al mese
- infermeria aperta 3 giorni alla settimana, presidiata da 1 medico e 2 infermiere
- tariffe sociali adeguate alla estrema povertà del quartiere dove operiamo
- formati 2 medici e 4 infermieri da personale medico italiano in missione
- collegamento con altri centri di cura e rieducazione per i casi su cui non possiamo intervenire.