Realizzare qualcosa nei villaggi nella savana è una tra le esperienze più emozionanti che un volontario possa provare. Il villaggio che ha insegnato a Nasara come aiutare in modo efficace una realtà nella savana è stato quello di Rouaghin. Grazie anche all’impegno di altri benefattori che hanno creduto in questo progetto, abbiamo realizzato quanto di più necessario per un villaggio: una motopompa per irrigare gli orti, un mulino per le granaglie, un pozzo per l’acqua da bere.

Abbiamo conosciuto il villaggio di Rouaghin, a circa 60km a nord-est della capitale nel 2008 in occasione di una delle rappresentazioni del progetto “Teatrando”

Questo progetto si basava sul un approccio culturale alla prevenzione dell’AIDS, ricorrendo al teatro popolare come mezzo capace di coinvolgere fasce di età diverse, ma soprattutto i bambini, e di stimolare attraverso le immagini e il gioco una coscienza e una consapevolezza che sono i fondamenti di ogni prevenzione.

Era l’ultima delle 40 rappresentazioni perché Lambert, il responsabile della compagnia teatrale “La Parole” di Ouagadougou e nostro partner nel progetto, desiderava che in quel villaggio dove lui era nato si concludesse una grande esperienza e si coronasse una storia di successo che ci aveva portato a contatto con più di 40.000 ragazzi. 

Da allora:

  • 2008. Abbiamo portato ed installato una motopompa per irrigare il piccolo orto (mezzo ettaro) che i giovani del villaggio stavano curando. Ora è più di 5 ettari con una varietà di produzione impressionante che ha consentito ai giovani del villaggio di acquistare nel 2012 una seconda motopompa ed aumentare ancora la produzione.
  • 2009. Abbiamo installato il mulino ed abbiamo promesso per l’anno successivo il pozzo. Uno dei capi villaggi, sicuramente il più vecchio e malandato, prese la testa di un missionario di Nasara fra le mani e baciandola quattro volte allo stile africano disse “ora che ho visto questo posso anche morire felice”.
  • 2010. Abbiamo inaugurato il pozzo che, da 48 metri di profondità, consente di portare in superficie acqua potabile. Questo eviterà, a tutta la gente del villaggio di Rouaghin e degli altri villaggi vicini, tantissime malattie che derivavano dall’utilizzo di acqua del “barrage” per ovvi motivi molto inquinata. Guarda il video del momento nel quale abbiamo raggiunto l’acqua!
  • 2011. Abbiamo proseguito il nostro intervento costruendo dei servizi sanitari per gli abitanti del villaggio. Questo intervento spesso ignorato dalle organizzazioni umanitarie è invece molto importante perché è un pre-requisito determinante per il miglioramento sanitario e la lotta alla diffusione delle malattie trasmissibili.
  • Gennaio 2013. abbiamo consegnato 4 carrozzine ai portatori di handicap del villaggio, aiutandoli ad affrancarsi dai disagi quotidiani che vedono spesso un portatore di handicap costretto a vivere dentro la capanna di fango ogni giorno dell’anno.
  • Maggio 2013. Con l’accordo dei capi villaggio, abbiamo posto le basi per la semina di 5 ha di Jatropha, una pianta pluriennale (può vivere fino a 40 anni) alta fino a 4-5 mt, che entra in produzione al terzo anno fornendo un ottimo reddito dalla vendita dei semi che verranno utilizzati per estrarre l’olio combustibile.
  • 2016. Abbiamo installato un impianto fotovoltaico che consente di avere l’illuminazione nell’aerea delle grandi riunioni ed una presa multipla a disposizione di piccole utenze elettriche. Con questo impianto gli abitanti del villaggio potranno riunirsi la sera dopo il tramonto, gli studenti potranno studiare dopo il tramonto, e tutti potranno caricare i telefoni cellulari.

 

Queste attività effettuate nell’arco di 8 anni sul villaggio di Rouaghin ci hanno permesso di “toccare con mano” una strategia di intervento efficace per lo sviluppo di un villaggio nella savana. Strategia che abbiamo poi applicato in altri villaggi.

Volete vedere dove è il villaggio di Rouaghin? Cliccate qui e potrete vedere dal satellite la magia di questo villaggio disperso nella savana!

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