Infermeria al Centro Sociale di Djicofè

Dal 2022 Nasara sostiene una infermeria nel Centro Sociale di Djicofè. Aperta tre giorni alla settimana a tariffe sociali (inferiori ai costi), gestisce più di 150 interventi al mese. Gli interventi sono principalmente basati sull’uso dell’ozonoterapia, una tecnica che permette di trattare in modo sostenibile i casi più diffusi in un contesto caratterizzato da estrema povertà.

In Burkina Faso il sistema ufficiale di protezione sociale garantisce protezione ad un’esigua minoranza della popolazione attiva (7%). Non godono di alcuna copertura gli addetti all’agricoltura (70%) e i lavoratori del settore informale stimati nell’80% dei lavoratori non agricoli.


Per questo, al nostro Centro Sociale si presentano frequentemente adulti nella speranza di trovare sollievo a patologie disabilitanti conseguenti a incidenti o stress lavorativo.

Molte delle loro patologie potrebbero guarire con piccole cure o un periodo di riposo ma, data l’estrema povertà delle persone che vivono nelle bidonville e la totale mancanza di protezione sociale, nessuna cura idonea viene fatta e tantomeno le persone possono permettersi un periodo di riposo. Il problema sanitario si trasforma di conseguenza da temporaneo a cronico, degenerando spesso in disabilità permanenti con forte impatto economico sulle famiglie.

Nasara si è quindi concentrata su una strategia d’intervento basata sull’uso intensivo dell’ozonoterapia.

L’ozonoterapia è altamente efficace, ha un’azione antinfiammatoria ed antidolorifica riconosciuta ed è a basso costo perché non prevede l’uso di farmaci: la materia prima su cui si basa è l’ossigeno ed è una terapia facile da praticare. Queste caratteristiche rappresentano un’arma vincente in un contesto dove scarseggiano sia i medicinali che le strutture sanitarie ed i malati non possono pagare cure costose.

Ad oggi ecco i risultati raggiunti dalla Infermeria nel Centro Sociale di Djicofè, quartiere non lottizzato di Ouagadougou, sono:

  • oltre 160 interventi al mese
  • infermeria aperta 3 giorni alla settimana, presidiata da 1 medico e 2 infermiere
  • tariffe sociali adeguate alla estrema povertà del quartiere dove operiamo
  • formati 2 medici e 4 infermieri da personale medico italiano in missione
  • collegamento con altri centri di cura e rieducazione per i casi su cui non possiamo intervenire.

 

 

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