Laafila Bumbu – clinica burkinabè di fisioterapia

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Di seguito ne sintetizziamo il progetto.

STATO DEL PROGETTO

Operiamo a fianco della clinica Laafila Bumbu dal 2016 e ad oggi abbiamo:

  • sostituito 15 alloggi vecchi e precari costruiti in mattoni di fango con 15 casette costruite in mattoni
  • costruito 4 servizi igienici adattati alle esigenze di portatori di handicap
  • acquistato una parcella edificabile per l’estensione dei servizi della clinica
  • realizzato in impianto fotovoltaico con accumulo in batterie stazionarie adatto all’illuminazione di tutta la clinica compresi alloggi, piazzali, parti comuni, …
  • regalato varia attrezzatura per i portatori di handicap come carrozzine e stampelle

OBIETTIVO

Nel progetto intendiamo realizzare alcune opere infrastrutturali (alloggi, acqua, bagni, illuminazione) al fine di migliorare le condizioni igienico sanitarie e di vita nella clinica di rieducazione LaafiLa Boumbou che ospita pazienti lungo degenti con le rispettive famiglie.

DESCRIZIONE PROGETTO

Nell’ambito del progetto sono state realizzate opere accessorie (alloggi, acqua corrente, luce e bagni) all’interno di una clinica esistente e che si occupa della riabilitazione di persone con handicap.
Per meglio comprendere l’importanza di tali opere è necessario soffermarsi sulla metodologia di cura che viene praticata.

Laafila Boumbou non fa alcuna pubblicità e chi vi arriva ha saputo tramite il “passa parola” della sua esistenza. Ogni nuovo malato viene accolto, insieme alla famiglia, con una cerimonia ufficiale, dove tutta la comunità residente racconta la propria esperienza positiva infondendo fiducia e ottimismo. La cerimonia di benvenuto coinvolge oltre 150 partecipanti, tra ex-malati, equipe medica, malati e loro accompagnatori: si tratta di un approccio comunitario alla patologia che contribuisce a lenire quel sentimento di solitudine che i nuovi arrivati portano con sé.

I malati, al loro ingresso, sanno che dovranno risiedere nella struttura per tutto il periodo di cura, che varia tra i 4 e gli 8 mesi. I parenti dei malatirimarranno a fianco dei propri cari, donando supporto psicologico e pratico negli spostamenti, ma anche aiutando nelle attività del centro; per mesi e senza soluzione di continuità, l’interazione stretta tra fisioterapista, paziente, equipe, famiglie e comunità esterna, crea i presupposti di una vita comunitaria che conduce a risultati positivi eccezionali.

L’infrastruttura di accoglienza gioca quindi un ruolo importante sulla qualità della vita della comunità che, per lunghi mesi, soggiorna nella clinica avendo un ruolo attivo nella sua gestione generale e in quella del proprio familiare.

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