Il Sostegno A Distanza (SAD) è una forma di solidarietà che permette a piccoli e grandi di ricevere istruzione, cibo, assistenza sanitaria senza dover abbandonare il proprio paese di origine.
I benefici di tale forma di solidarietà non si limitano al bambino sostenuto ma si trasmettono alla sua famiglia e alla comunità in cui il bambino vive.
L’impegno del Sostegno a Distanza è un gesto di condivisione che richiede un piccolo impegno costante a fronte di un enorme risultato.
Il sostegno a distanza non ha una durata di tempo entro cui deve essere conclusa. Può durare finchè il bambino è diventato adulto, in grado di rendersi autonomo.
Tuttavia in qualunque momento è possibile recedere dando un preavviso in modo da permettere di affidare il bambino ad un altro sostenitore.
Prevede:
Prevede:
Per sottoscrivere o rinnovare un sostegno a distanza devi:
I versamenti ricevuti vengono controllati frequentemente, e fin dalla ricezione la somma entra nella disponibilità dei referenti in Burkina. Una volta l’anno tutti gli adottanti riceveranno una lettera contenete le informazioni del ragazzo che si sostiene.
*Tutti i versamenti fatti a Nasara per il Burkina godono delle agevolazioni fiscali
Effettua un bonifico bancario sull’istituto
POSTE ITALIANE SPA, PIAZZA F.LLI ROSSELLI, 1 – GROSSETO
con coordinate IBAN:
IT58 M076 0114 3000 0007 4563 677
BIC: BPPIITRRXXX
intestato a “Nasara per il Burkina” con causale “NUOVA ADOZIONE” completo dei dati identificativi di chi versa
(Nome e Cognome ed indirizzo completo)
Effettua un pagamento tramite bollettino postale sul
conto corrente n.ro
74563677
intestato a “Nasara per il Burkina” con causale
“NUOVA ADOZIONE” completo dei dati identificativi di chi versa
(Nome e Cognome ed indirizzo completo)
Da novembre di ogni anno inizia la raccolta delle quote annuali.
Gli adottanti italiani hanno la possibilità di versare la quota annuale o facendo un versamento alla posta o facendo un bonifico in banca.
Può succedere che un adottante abbia dei problemi a pagare la quota un determinato anno, in questo caso l’associazione sostiene ugualmente il ragazzo attingendo al “fondo solidarietà adozioni”. Se questo mancato pagamento si protrae per il secondo anno, l’associazione si riserva la decisione di assegnare il ragazzo ad altro adottante.
Nasara parte dal presupposto che vuole garantire il ciclo di studi a tutti i ragazzi con cui si è impegnata, anche se alcuni adottanti italiani non hanno pagato la quota annuale. Infatti ogni anno una piccola quota di adozioni, purtroppo, non vengono pagate. Siccome gli impegni presi con i referenti burkinabè, le famiglie ed i ragazzi che studiano non possono essere modificati ad anno scolastico già iniziato, abbiamo deciso di istituire un fondo che agisca come una riserva economica a cui attingere per sostenere i ragazzi che si trovano, loro malgrado, a non essere sostenuti. Questo fondo è alimentato prelevando una parte delle cifre raccolte per le adozioni; ogni anno è contabilizzato e regolarmente iscritto a bilancio. Questa implica che ogni ragazzo in burkina riceva una cifra leggermente più bassa di quella versata in Italia, dato che la cifra non versata alimenta il “fondo di solidarietà”, il riscontro positivo di questa scelta è che il sostegno lo ricevono tutti ogni anno a prescindere dai pagamenti ricevuti. Qualora in un determinato anno il fondo non sia utilizzato tutto, viene devoluto comunque per progetti attinenti alla scolarizzazione.
Le cifre raccolte ogni anno, più quanto necessario prelevato dal “fondo di solidarietà adozioni”, viene interamente versato ai referenti in Burkina Faso in gennaio che li danno in varie forme alle famiglie o agli istituti che si occupano della loro scolarizzazione.
Ogni anno cerchiamo di mandare almeno una lettera ad ogni adottante contenente una foto ed una letterina scritta dal ragazzo. Per assicurare questa spedizione vengono fatti molti sforzi sia dai referenti, sia dalle famiglie che spesso vivono nei villaggi nella savana, sia dai volontari che devono dedicare molto tempo a gestire comunicazioni sia con i referenti che con le famiglie.
Non sempre la “catena di lavoro” (famiglie burkinabè -> referenti -> volontari italiani) produce i risultati voluti, questo implica che in alcuni casi potremmo non essere in grado di spedire alcuna informazione. Vogliamo però assicurare che anche in questi casi il ragazzo viene sostenuto utilizzando i soldi che sono stati versati in Italia dalla famiglia adottante, sperando che l’anno successivo tutto si stabilizzi. Per questi casi ci scusiamo fin da ora.
I ragazzi adottati sono sostenuti proprio perchè provengono da situazioni disagiate e le cause per cui un ragazzo non prosegue gli studi possono essere molteplici. A volte le famiglie burkinabè non capiscono l’importanza degli studi e quindi mandano i ragazzi a lavoro anche se gli mancano pochi anni alla fine degli studi. Come pure ci sono casi di cambi di villaggio, e quindi i ragazzi vanno fuori della zona di operatività del referente. Non è raro poi il caso di malattie importanti che colpiscono i ragazzi impedendogli di continuare gli studi. In questi casi, e in molti altri ancora, le comunicazioni tra referente e famiglia si interrompono ed è difficile ristabilirle, per cui l’associazione sostituisce i ragazzi adottati e, se ne ha, fornisce in Italia le informazioni che hanno determinato il cambio.
Sono in totale 12 con una media di 30-40 ragazzi ciascuno.
I referenti sono il punto di congiunzione tra l’associazione e le realtà locali: quartieri, villaggi, enti. Conoscono sempre personalmente le famiglie dei ragazzi adottati e spesso ne seguono l’iter scolastico. Provvedono a tenere sincronizzati i loro elenchi con i nostri, ricevono i soldi delle adozioni e li distribuiscono nel migliore dei modi secondo le necessità.
Solitamente l’adozione finisce perché lo scopo è stato raggiunto. In alcuni casi, per ragazzi particolarmente dotati e studiosi, l’associazione si fà promotrice di proporre alle famiglie adottanti di proseguire il sostegno anche per gli studi universitari. In questi casi, e solo se la famiglia adottante lo desidera, le adozioni proseguono fino alla laurea. Nel 2008 abbiamo festeggiato la prima laurea in medicina conseguita da una ragazza che ha iniziato gli studi alle primarie con Nasara.
Le zone di intervento per le adozioni sono: Ouagadougou, Koupela, Baskoure, Kaya, Tougoury, Dorì, Nanorò.
Deve tempestivamente comunicare via email o telefono questa sua decisione in modo che l’associazione possa assegnare il ragazzo ad un altro adottante e quindi assicurargli un altro anno di studi.
Una adozione dovrebbe servire a far completare un ciclo di studi ad un ragazzo e quindi sarebbe un impegno pluriennale. Se è troppo impegnativo uno può decidere di sostenere in altro modo l’associazione adottando, invece di un ragazzo, un progetto. In queste pagine puoi vedere quali sono i progetti aperti.
Puoi mandare una mail a adozioni@nasaraperilburkina.org
oppure
Nasara per il Burkina – ONLUS
via Trieste, 18
58014 Manciano (GR)