Siamo quasi alla conclusione del progetto finanziato dalla Regione Toscana nel 2017 dal titolo “100 pollai a Dijcofè” e che ha come obbiettivo la distribuzione di kit per iniziare degli allevamenti familiari nel quartiere dei Djicofè.
I beneficiari di questo progetto sono le famiglie di Djicofè interessate a svluppare un allevamento familiare. Al momento sono stati distribuiti circa un centinaio di kit e l’obbiettivo è di arrivare a circa 300 famiglie beneficiarie per un totale di circa 1.500 pulcini distribuiti.
Ogni famiglia è stata selezionata con una inchiesta svolta da un animatore locale che per conto del progetto si è recato presso le abitazioni per verificare l’effettiva necessità di aiuto.
Una volta selezionata, la famiglia riceve una prima formazione sugli allevamenti familiari e, quando sono disponibili, riceve un kit composto da 4 pollastre ed un gallo di 8 settimane, già vaccinati, oltre che mangime per le prime due settimane di allevamento a casa dei beneficiari.
In funzione dell’andamento dell’allevamento familiare, ogni beneficiario riceverà altro mangime per arrivare fino alla 16 settimana di vita dei polli, momento in cui il sostegno del progetto finisce e l’allevamento familiare dovrebbe continuare in modo autonomo.
Nel periodo in cui gli allevamenti familiari saranno in fase di startup (tra la 9 e la 16 settimana di vita dei polli), l’animatore farà ancora due visite domiciliari ad ogni famiglia e scriverà in un report i risultati positivi o i problemi riscontrati durante le visite.
Questo progetto è ritenuto innovativo perchè:
- si creano le condizioni per avere una piccola impresa sociale che ha come obbiettivo la produzione di pulcini nati ed allevati in loco. Quindi non c’è dipendenza da allevamenti esterni e tantomeno dall’europa, come spesso accade in Africa.
- gli allevamenti familiari fatti in un quartiere periferico non lottizzato di una grande città, sono molto difficili per l’elevata densità di popolazione, la mancanza di spazi, le numerose possibilità di contagio tra i polli in divagazione
Per avere pulcini nati in loco, al centro sociale di Djicofè, abbiamo creato e gestiamo due gruppi di riprodottori che producono uova fecondate da cui nasceranno pulcini con caratteristiche migliorate rispetto alle razze locali. Questo è stato necessario perchè i polli locali sono effettivamente resistenti alle condizioni climatiche molto difficili qui in Africa, per contro necessitano di un miglioramento sia a livello di produzione di uova che di accrescimento in peso altrimenti gli allevamenti non sono redditizi.
Per ottenere questi risultati i due gruppi di riproduttori sono così composti:
- galline locali incrociate con galli di razze miglioratrici, comunque nati in Burkina
- galline di razze miglioratrici, nate in Burkina, incrociate con galli locali
Le uova prodotte sono raccolte più volte al giorno e, nell’arco di pochi giorni dalla deposizione, sono messe in una delle nostre 5 incubatrici che le portano alla schiusa.
I pulcini appana nati sono prelevati e messi in contenitori riscaldati in modo che in pochi giorni si possano abituare alle temperature ambientali e siano in grado di resistere agli sbalzi termici giorno-notte.
Tutti i dati dei riproduttori, delle incubatrici e dell’allevamento interno al centro sociale (fino alle 8 settimane di vita del pulcino), nonchè i dati raccolti dagli animatori negli allevamenti familiari (dalla 9-a alla 16-a settimana), sono costantemente controllati ed interpretati dai veterinari dell’associazione “Veterinari Senza Frontiere” e da personale specializzato della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Pisa.
I veterinari italiano si sono recati per 15 giorni in missione a Djicofè nel mese di febbraio 2019 ed hanno fornito importanti dati per migliorare tutto il ciclo produttivo.
Alla fine del progetto finanziato dalla Regione Toscana (30 aprile 2019) saranno ottenuti i seguenti risultati:
- ci saranno circa 300 nuovi piccoli allevamenti familiari in tutto il quartiere di Djicofèsi
- il centro di riproduzione situato al centro sociale continuerà a fornire dei kit alle famiglie esterne, ma in numero più ridotto, mentre l’eccedenza di pulcini sarà posta all’ingrasso per la vendita dei polli al mercato.
- si saranno poste le basi per un nuovo allevamento di galline ovaiole che consentirann la vendita di uova fresche al mercato locale
- Tutto il ricavato (vendita di polli e vendita di uova) sarà destinato al finanziamento della scuola materna che, in piccola parte, beneficierà anche di carne per la mensa interna che ogni giorno prepara pasti per circa 220 persone.
Il giorno 23 maggio 2019, la Scuola di Specializzazione in “Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche” dell’Università di Pisa organizzerà un seminario dal titolo “Small scale farmers e strategie globali – un progetto di avicoltura urbana e periurbana in Burkina Faso“, dove i relatori esporanno i risultati della ricerca fatta durante lo svolgimento del progetto.